«Ogni decisione relativa alla riorganizzazione del servizio di Spdc, afferente al Dipartimento di Salute Mentale, è stata assunta per tutelare i pazienti, continuare ad offrire loro l’assistenza necessaria e tutelare la sicurezza e la salute del personale sanitario. Registriamo una carenza di Medici Psichiatri da diversi anni e la soluzione adottata, temporanea, ci consente di proseguire con il servizio. Le attività del reparto sono sospese, ma il Centro di Salute Mentale garantirà tutte le consulenze richieste in ospedale». La Direzione Aziendale della Asl Gallura rassicura i pazienti e i loro familiari in seguito alla sospensione temporanea delle attività dell’Unità di Spdc del Presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia.
«L’Azienda nell’ultimo biennio ha subìto una grave carenza di personale anche per quanto riguarda il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura. Ha fatto ricorso a prestazioni aggiuntive, procedure di mobilità, convenzioni, manifestazioni di interesse, selezioni pubbliche e persino incarichi a gettone ben remunerati. Spesso le procedure sono andate deserte – aggiunge la Direzione Aziendale – perché anche questo settore risente purtroppo della carenza di specialisti. Nonostante le tante misure adottate, sono proseguite e si sono acuite nell’ultimo periodo le difficoltà nella copertura dei turni. Non potendo sguarnire i servizi territoriali che sono altrettanto fondamentali per questa tipologia di utenza, è stata studiata una soluzione che consente di tutelare pazienti, familiari e personale. Gli operatori del Centro di Salute Mentale copriranno l’emergenza-urgenza psichiatrica con turni di pronta disponibilità. Il personale infermieristico sarà riassegnato e si rafforzerà la sinergia con il personale del Pronto Soccorso. Nel frattempo, i pazienti in carico sono stati tutti gestiti. Da parte della Asl Gallura – conclude la Direzione Aziendale – è stata attivata ogni soluzione organizzativa possibile, con le risorse a disposizione, per continuare a garantire il servizio in questo momento di difficoltà, in attesa di reperire nuovo personale e riattivare anche l’Unità Operativa di Spdc. Ma nessun paziente sarà lasciato solo».