Di: Maurizio Savigni

Le salite più dure da percorrere in bicicletta in Gallura, si trovano nel territorio del comune di Calangianus. È questa la sintesi di una nostra ricerca, anche per mezzo dell'aiuto di Strava, applicazione assiduamente usata dai ciclisti per tracciare le loro attività ciclistiche.

Le campagne di Calangianus, ospitano i percorsi più duri che un ciclista possa affrontare, se è alla ricerca di quell'ebbrezza nel sentire le gambe che quasi prendono fuoco per lo sforzo.
La salità più dura di tutta la Gallura, è quella di Trattogghja, che porta dalla cantoniera 13, alla fonte di Crispoli sul Monte Limbara. Qua, per 2 chilometri e 110 metri, la pendenza media è del 14.6% con punte fino al 29% in alcuni tratti. Questa salita a dire il vero, è lunga 4.25 chilometri, ma la prima parte va esclusa perché c'è anche un tratto in discesa; la pendenza media è del 7%. Quelli che contano e che spezzano il ritmo, sono i 2 chilometri finali, da togliere il fiato.

La seconda più dura in assoluto, è la salita tra la Chiesa di San Tommaso e Sarra di Monti, dove per 2.23 chilometri, la pendenza media è del 14.4% con la pendenza che in alcuni tratti arriva a toccare il 40%. Una salita di certo adatta solo a scalatori e persone che hanno gambe da far girare; la sconsigliamo a persone delle uscite occasionali che escono 2 volte all'anno.
A livello di pendenze non scherza neanche il muro di cemento di Bortigiadas, dove per 1.22 chilometri la pendenza media è del 13.3%.

Da segnalare anche il segmento Strava, che parte dalla cantoniera 13 e termina alla fonte di Crispoli: ben 4.65 chilometri al 9.2% di pendenza medio; citiamo anche la lunga salita che va da Berchidda al Laghetto di Vallicciola: 5.15 chilometri al 9.4% di pendenza medio. 
In assoluto la salita più lunga, ma neanche così impegnativa della Gallura, risulta essere dalla Porcilaia di Oschiri, al Passo del Limbara: 10.07 chilometri al 3.2% di pendenza; segue per distanza, la salita della Fumosa: 6.78 chilometri al 4.6% di pendenza medio. 

Se non avete gambe e fiato da spendere, vi sconsigliamo di percorrere queste salite, se non mediante una bicicletta elettrica.

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Redazione C48