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Pubblicata il 08/09/2021

Uragani mediterranei: nel futuro saranno più frequenti. La colpa? Temperatura dei mari sempre più alta

 

Nel futuro saranno sempre più possibili uragani mediterranei e la loro frequenza con la quale si svilupperanno nel Mediterraneo. I Medicane (Mediterranean Hurricanes) sono intense tempeste a mesoscala che nascono nel Mar Mediterraneo; hanno meccanismi di formazione simili a quelli degli uragani. In gergo meteorologico, gli uragani mediterranei vengono denominati TLC: Tropical-Like Cyclones. Vengono chiamati così quando l'intensità del vento, supera la soglia di una tempesta tropicale.
Episodi recenti: come non dimenticare l'uragano Mediterraneo che un anno fa ha interessato la Grecia, con venti a 200 chilometri orari, onde di 12 metri e ingenti precipitazioni. La struttura si era formata nel Mar Jonio, a largo di Calabria e Sicilia. Gli uragani mediterranei, hanno un classico occhio al centro, circondato da un muro di nubi cariche di pioggia, il cui diametro può arrivare a 200 chilometri. 
Quando possono formarsi? Generalmente tra agosto e settembre, ma anche oltre raramente. In questo periodo la temperatura dell'acqua del mare, supera agilmente i 27°. Nel Mediterraneo, ciò avviene soprattutto dal Canale di Sicilia e Mar Jonio in giù. Però, visto che ogni anno la temperatura dell'acqua sta aumentando ovunque, non è più escluso che si formino esclusivamente a sud di Calabria e Sicilia. I Medicanes, se prima comparivano con una frequenza bassissima, ora rischiano di presentarsi ogni anno, soprattutto nel passaggio di stagione tra estate ed autunno. 
C'è tuttavia una notizia meno cattiva: come gli uragani e i tifoni, non si abbattono con tutta la loro forza, appena toccano terra. Il ciclone si alimenta con il calore presente nel mare ed una volta raggiunte le coste, perde forza. Però, se la temperatura del mare vicino alle coste, dovesse superare i 28°, il rischio che l'uragano mediterraneo si abbatta con più violenza nell'entroterra, è concreto. Le temperature dell'acqua nel Mediterraneo sono aumentate di 2° dagli anni 50 e la loro corsa al rialzo non si ferma. 
E quest'anno, c'è il rischio che se ne formi qualcuno? A detta degli esperti di AccuWeather, si. La temperatura dell'acqua dei mari, quest'anno è superiore di 3° rispetto alla media. Tra ottobre e novembre, sud Italia e Balcani rischiano di essere investiti non da una, ma da più strutture di questo tipo.

 

News48

Redazione C48