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Pubblicata il 23/03/2020

Tempio - Confermate le preoccupazioni dei Sindaci per la situazione all'Ospedale

 

Tempio - Nella conferenza stampa di questa mattina in Comune a Tempio, sono state confermate le preoccupazioni dei Sindaci della Gallura, sulla situazione venutasi a creare all'Ospedale Dettori, con i casi di Covid-19. In sintesi, la bozza della lettera che circolava ieri su internet, è stata confermata. Non vogliamo contraddirci o attaccare nessuno: c'è troppa confusione sulle informazioni che circolano. Confusione che unita al panico, genera pasticci per tutti. Il viceSindaco di Tempio, Giannetto Addis, conferma che ha appreso le notizie trapelate sui nuovi casi di coronavirus, non attraverso l'ATS che zittisce, ma attraverso persone che a loro volta avevano appreso le notizie sui social network. Un fatto gravissimo, che non giustifica il modo con cui l'ATS stia zitta e non dica nulla. L'appello unanime di tutti i Sindaci, firmatari della lettera, è quello che siano garantiti subito i dispositivi di protezione a medici, infermieri ed operatori sanitari, che stanno lavorando in condizioni difficili. I Sindaci pretendono di essere informati su tutto ciò che accade tassativamente al Dettori, senza nascondere nulla e gettare tutto nell'oblio. Il caso del reparto di medicina all'Ospedale, rischia di diventare un pericoloso focolaio per la diffusione del virus. Come dice l'ATS e invece non è vero, il reparto di Medicina, non è stato chiuso, non è stato sanificato, i pazienti sono tuttora ricoverati, i medici e il personale paramedico, gli OSS, oltre agli addetti dei vari servizi collaterali quali quello di pulizia, non sono stati sottoposti ad alcuna misura di sicurezza per limitare il contagio, non sono stati sottoposti a test con i tamponi rinofaringei, non sono stati isolati o messi in quarantena ma gli è stato detto di limitarsi agli spostamenti casa-ospedale per continuare il proprio lavoro. Il reparto di ortopedia invece, dove si è registrato il primo caso di positività di un paziente trasferito dall'ospedale di Nuoro, è stato sottoposto a sanificazione ma i medici e gli operatori non sono stati tutti sottoposti a tampone e continuano a frequentare gli ambienti ospedalieri. Il personale dell'ospedale continua a circolare liberamente in tutti i reparti, negli spazi comuni dell’ospedale, nel bar presente all'ingresso dello stesso ospedale, al quale peraltro, vi accedono anche i soggetti esterni, visitatori, familiari dei ricoverati e chiunque vi abbia accesso, senza alcuna protezione. Un numero incontrollabile di persone, quindi, potenzialmente esposto al contagio e allo stesso tempo potenziale trasmettitore del virus, che circola nella più totale assenza di misure precauzionali di sicurezza. In questo modo la situazione di rischio non resta evidentemente circoscritta al solo presidio sanitario, ma da esso fuoriesce e dilaga al di fuori, diventando un vero e proprio pericolo per la salute pubblica. Sulla questione dei decessi? Ci sono stati dei decessi all'Ospedale, che non sono dovuti al coronavirus. Sulla stessa linea di Addis, anche il Presidente di Anci Emiliano Deiana, e il Presidente dell'Unione dei Comuni: Nicola Muzzu. Tutti i sindaci della Gallura chiedono unanime all'ATS chiarimenti sulle vicende avute, chiedono più protezione e controlli per i medici e sopratutto più trasparenza e comunicazione. Il caso nel frattempo è diventato di rilevanza nazionale. La situazione non è fuori controllo, ma è necessario che l'ATS, l'assessore regionale Nieddu e il Presidente Solinas, si diano una svegliata per riportare la situazione alla normalità. 

 

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Redazione C48