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Pubblicata il 29/04/2020

Sardegna - Conte dice si alla riapertura anticipata. Bar e parrucchieri forse riaprono prima. La trattativa si concluderà sabato

 

Sardegna - In Sardegna i casi di coronavirus, sono in netto calo. In quella del 29 aprile, data che dovrebbe segnare "zero nuovi contagi" secondo l'osservatorio nazionale per la salute, arrivano notizie incoraggianti dalla politica. Il Presidente Solinas si appresta nei prossimi giorni, a firmare la nuova ordinanza per la fase 2 in tutta l'Isola. Come anticipa oggi La Nuova Sardegna, la Regione sta discutendo col governo Conte per una riapertura anticipata e pare vi sia flessibilità. Palazzo Chigi chiede che non ci sia un immediato liberi tutti dal 4 maggio. La trattativa si concluderà sabato. Solinas, dal canto suo, non vorrebbe far spazio ad azzardi col pericolo di nuovi focolai di virus. Su questo punto, con Palazzo Chigi appare sintonia, perchè ad una recrudescenza dei casi, scatterebbe da Roma la revoca delle misure concesse alla Sardegna -come clausola. In coincidenza con Sa Die de Sardigna, Solinas ha promesso di voler liberare i sardi dalla quarantena. 
In Sardegna la fase di ripartenza, sarebbe così suddivisa. 
1) Dal 4 maggio i sardi potranno spostarsi all'interno della propria provincia di residenza, SENZA BISOGNO DI AUTOCERTIFICAZIONE. Qualora le cose vadano per il verso giusto (ovvero i casi non risaliranno), dal 11 maggio Solinas sarebbe disposto a far muovere liberamente i sardi dentro la Regione. Sarà sempre d'obbligo indossare e spostarsi con mascherina e guanti. 
2) la vera novità riguarderebbe le piccole attività, come bar, centri estetici e parrucchieri, che aprirebbero prima, a differenza del resto d'Italia. Dal 11 maggio riaprirebbero centri estetici, barbieri e parrucchieri. Il 18 maggio, invece, dovrebbero riaprire bar e ristoranti, (mentre nel resto d'Italia il 1 giugno.) Solinas precisa che "ogni passaggio verso la riapertura dipenderà dalla capacità delle varie filiere di garantire il massimo della sicurezza per dipendenti e clienti". Solinas inoltre dice: "Ora, come dopo ogni guerra, pur con grande prudenza, dobbiamo avviare la ricostruzione e permettere a tutti noi di uscire dall’isolamento per riprendere a costruire il nostro futuro". 

 

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Redazione C48