Olbia - E' diventata caso nazionale la notizia di liti abituali nei quartieri olbiesi di gang straniere. Immigrati che litigano con italiani a notte fonda, lanciandosi bottiglie, sassi e anche transenne. L'ultimo caso stanotte, filmato da alcuni residenti in Piazza Matteotti ha dimostrato come la strada sia terra di nessuno. Gli abitanti del quartiere sono costretti da tempo a subire un far west notturno che non conosce fine. I residenti lamentano che le forze dell'ordine arrivano sempre troppo tardi, a risse concluse. Occorrerebbe un presidio notturno, perchè con questa tendenza i residenti temono che prima o poi accadrà qualcosa di grave. Orde di ubriachi disturbano fino alle 4 del mattino. Urinano e defecano dove gli pare, spaccano le bottiglie di birra sui marciapiedi e sui muri. Cantano a squarciagola anche fino alle 5 o utilizzano piccole radio dal forte suono. Sulla questione interviene la Lega Nord Sardegna. "Il clima è sempre più esasperato ed è sempre più difficile uscire di casa, anche nelle ore diurne, con tranquillità e spensieratezza. Ci si chiede cosa aspetti il comune a intervenire e a fermare questi episodi di violenza quotidiana, schiamazzi e minacce a tutte le ore del giorno e della notte. Interviene Annalisa Manca Responsabile Organizzativa Lega Gallura: “I cittadini hanno tutto il diritto di poter passeggiare e rincasare in totale tranquillità e sicurezza con i propri bambini; si tratta di quella sicurezza che il comune è tenuto ad assicurare alla propria comunità con interventi di prevenzione e presenza costante degli enti di vigilanza sul territorio”. “ Il comportamento da guerriglia urbana che assumono questi individui”... continua il Vice Commissario Lega Sardegna Dario Giagoni: “Fa pensare che non siano scappati dalla guerra, come qualche buonista vuole farci credere, ma che la fomentino a casa nostra a spese dei cittadini che hanno diritto alla serenità per loro stessi e i loro bambini” ...e continua: “ Siamo stufi di accogliere e dare asilo a persone che come ringraziamento creano disagio e clima di terrore nelle nostre strade”.
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Redazione C48