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Pubblicata il 30/03/2020

Nuovo caso di Coronavirus a Tempio. È un paziente giunto all'Ospedale da Sassari

 

Tempio - C'è un nuovo caso di coronavirus all'Ospedale, ma calma: è tutto sotto controllo, oggi più che in passato. Si tratta del figlio della donna di Trinità, che era morta 7 giorni fa all'Ospedale di Sassari, per altre patologie, ma a cui era stato diagnosticato il Covid-19 post mortem. Per farla breve, su questi ultimi aspetti, la questione è da prendere con le pinze, senza fare polemiche a sproposito. L'arrivo del paziente, non ha colto impreparato nessuno all'Ospedale. E' stato trasferito in una stanza apposita al trattamento dell'infezione, dove sarà in isolamento per un periodo breve. Pare che però, il paziente non dovesse essere mandato al Paolo Dettori, perchè a Sassari il tampone aveva dato esito positivo. Però comunque è stato trasferito lo stesso, ma almeno stavolta i rischi per medici ed oss dell'Ospedale di Tempio, sono ridottissimi. Dall'Ospedale a Galluranews raccontano « Siamo abbastanza arrabbiati perché il 118 di Sassari con cui il paziente è giunto a Tempio, non doveva assolutamente portarci il paziente. Soprattutto sapendo che al 90% era positivo, Non siamo,  come Paolo Dettori, un centro per trattare i positivi ma, come noto, l’azienda ha scelto il Mater Olbia per questo. Intanto, il paziente doveva essere trasferito a Sassari e, in alternativa, portato direttamente al Mater. La nostra preparazione ci permette la gestione del paziente, per uno o due giorni,  ma lui non può rimanere qui perché, lo ripetiamo ancora, non siamo un presidio Covid 19». «Ora, questa persona, che ricordiamo non è grave ma risulta a rischio, resta da noi per stasera o al più tardi sino a domattina. Poi il suo trasferimento deve avvenire presso una struttura Covid. Conoscendo anche che esiste una forma di reticenza a prendersi in carico un paziente positivo dai centri ospedalieri di riferimento (Sassari), è certo però che il paziente non doveva nemmeno passarci per Tempio. Avevamo segnalato alla centrale operativa del 118 di Sassari che determinati pazienti non dovevano portarli da noi, ma non ci hanno dato ascolto». Al Dettori c’è il problema del trasporto. Noi non abbiamo i presidi per il suo trasferimento e la domanda è: chi viene a prendere questo paziente? Ecco, questa incertezza, che da tempo rimarchiamo, crea un sentimento di rabbia perché certe cose non devono accadere».

 

News48

Redazione C48