La riforma del bonus 110% non ferma la voglia dei sardi di immobili riqualificati e a basso impatto energetico. Nei primi 4 mesi del 2023 quasi 1.000 asseverazioni, con oltre 2 miliardi di detrazioni. Maria Amelia Lai e Giacomo Meloni (Confartigianato Imprese Sardegna): “Trend in frenata ma la mentalità è cambiata: i proprietari utilizzano i risparmi nella casa, il bene privato per eccellenza”.
Anche se il Superbonus non brilla più come l’anno scorso, in Sardegna la voglia di riqualificare gli immobili è più attiva che mai,
nonostante sul vecchio “110%” sia, praticamente, “calato il sipario” con la riduzione delle detrazioni e la cancellazione di sconto in
fattura e cessioni crediti. Nell’Isola, infatti, sono più di 2 i miliardi di euro maturati per detrazioni a lavori conclusi e quasi mille le asseverazioni registrate nei primi 4 mesi di quest’anno, nonostante cominci a registrarsi una sensibile frenata della norma (soprattutto ad aprile). Dall’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, che ha esaminato i dati rilasciati da ENEA e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, emerge come nel primo quadrimestre di quest’anno (gennaio-aprile) le asseverazioni totali siano state 998, per un ammontare totale delle detrazioni (maturate per fine lavori) che ha raggiunto i 2miliardi e 36milioni. Nello specifico nei condomini le asseverazioni nel primo quadrimestre del 2023 sono state 117 mentre quadrimestre settembre-dicembre 2022 furono 111, registrando così un incremento rispetto allo scorso quadrimestre del 5,41%, con gli investimenti cresciuti del 36,58% (75milioni nel 2022 e 103 milioni nel 2023).
Nel totale, le asseverazioni nei condomini sono arrivate a 837 per investimenti di 837milioni di euro, le asseverazioni nelle villette a 10.247 con un giro d’affari di 1miliardo e 239milioni, e le asseverazioni nelle unifamiliari a 3.092 con quasi 330milioni di euro di investimenti. Ogni condominio ha investito, mediamente, 797.338 euro; per ogni villetta l’investimento medio è stato di 120.953 euro mentre per le unifamiliari indipendenti si è arrivati a 106.661 euro. “Anche se il trend è in calo e l’andamento da monitorare bene nei prossimi mesi, in questo momento possiamo dire che i sardi hanno ancora voglia di case sane, riqualificate, a basso impatto energetico e ambientale – commenta Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – ciò avvalora anche il fatto di come i proprietari siano disposti a utilizzare i risparmi per investire nel bene privato per eccellenza: la casa”. “La mentalità sta cambiando – prosegue la Presidente - e tutti dobbiamo prenderne atto e lavorare affinché tutti gli immobili, privati e pubblici, possano raggiungere quegli standard energetici e di qualità che l’Europa ci suggerisce”. Photo by Heye Jensen on Unsplash
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Redazione C48