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Pubblicata il 24/04/2020

Coronavirus - Rt sotto 1 in tutta Italia. Sardegna seconda tra i più alti: 0,69.

 

Coronavirus - L’indice Rt, che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, già dal 6 aprile si attestava mediamente a un valore tra 0,2 e 0,7, considerando l’intero Paese. Lo dimostrano i modelli matematici elaborati dall’Iss e dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, presentati durante la conferenza stampa di approfondimento epidemiologico. Questo indice rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento dell’epidemia stessa. Rt, sottolineano gli esperti dell’Iss, è solo uno degli indicatori che servono a definire i provvedimenti da adottare nella Fase 2. La differenza tra gli indici regionali non rappresenta necessariamente una condizione per differenziare le misure successive a questa fase. In Sardegna, l'indice Rt si attesta a 0,69 ed è il secondo più alto in Italia. La Sardegna il 6 aprile, risultava la seconda regione dove il virus si può trasmettere di più che altrove. La Lombardia ce l'ha più basso di noi (0,40). Ci precede solo l'Emilia Romagna (0,71). La strada per le riaperture deve essere cauta. La Regione dove l'indice è ai minimi, è la Sicilia (0,34). Tuttavia la Sardegna è una delle regioni con meno casi, dove i nuovi casi giornalieri, si stanno assestando verso lo 0. Il comitato nazionale per la salute, stima che la data dei "0 nuovi contagi" in Sardegna sarà dal 29 aprile, ma ciò non significa che in seguito non avremo nuovi casi. Significa bensì, che i nuovi contagi potrebbero rimanere stabili e prossimi allo 0 al giorno.

Durante l’approfondimento è stato presentato anche uno studio preliminare sulle fonti di infezione condotto dall’Iss su circa 4500 casi notificati tra l’1 e il 23 aprile. Il 44,1% delle infezioni si è verificato in una rsa, il 24,7% in ambito familiare, il 10,8% in ospedale o ambulatorio e il 4,2% sul luogo di lavoro.

 

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Redazione C48