WhatsApp
Pubblicata il 21/03/2020

Coronavirus in Sardegna - Solinas vuole l'esercito in strada, ma gli Ospedali sono al collasso. Mancano kit di protezione e si ammalano troppi medici.

 

Coronavirus in Sardegna - Parliamoci seriamente. La politica sarda distoglie l'attenzione sulla malasanità in Sardegna. Distolgono l'attenzione sulla mancanza di medici, mascherine, posti letto, e dispositivi medici di protezione. Danni fatti dalla giunta Arru, si intende. Solinas vuole l'esercito per controllare e tenere i sardi a casa. Lo stesso Solinas dimentica come i sardi hanno preso seriamente la questione e si siano barricati a casa, uscendo solo per le emergenze. La stessa giunta vuole prendere come capro espiatorio la gente che esce a far la spesa, celando la verità. La verità di una sanità a pezzi e di una gestione dell'emergenza Covid-19 da parte dell'Assessore Nieddu, totalmente fallimentare. Solinas vuole l'esercito per le strade. Perchè invece non lo ha chiamato quando stavano arrivano i lombardi dalle zone rosse? Perchè non ha fatto i controlli in porti ed aeroporti a chi arrivava dall'Italia?. Si sono svegliati quando era troppo tardi. Lo stesso Solinas e Nieddu rassicuravano (3 settimane fa) che la Sardegna era pronta ad affrontare l'emergenza del Covid. ERAVAMO PRONTI- DICEVANO. Come ve lo spiegate allora che oltre la metà dei pazienti positivi al Covid-19 in Sardegna, sono medici, oss e infermieri? Come ve lo spiegate che la percentuale di medici infetti da Covid in Italia è al 8%, in Sardegna al 50% e NELLA PROVINCIA DI SASSARI AL 90%? Vuol dire che qualcosa non funziona e che c'è malasanità. Non toglieteci scuse del tipo "negli ospedali succedono queste cose" o come dice Nieddu "ci può stare". Ma scherziamo? Hanno messo la museruola ai medici sardi. Nessuno può parlare con la stampa e deve chiedere l'autorizzazione. Hanno paura che i medici dicano la verità. Allora ben pensano di prendersela con la gente che esce per bisogni urgenti e chiamano l'esercito. Tornando ai medici, oggi i nodi stanno venendo al pettine. Da Sassari ci raccontano che quando c'erano i primi casi, i medici non avevano i kit di protezione e che venivano in contatto con i pazienti infetti. Una cosa gravissima, ma che, come dice Nieddu "ci può stare". Vergognoso. Oggi però si chiedono come mai abbiamo così tanti medici ammalati, dopo aver dichiarato 3 settimane fa, che l'isola era pronta ad affrontare l'emergenza. Boh, chissà come mai. Un millantare così non si era mai visto, neanche con Arru: il primo che ha smontato la sanità ed è specialmente ben voluto dai tempiesi (più o meno). L'emergenza non è per strada, ma negli Ospedali. Ieri è arrivata l'ultima notizia che scredita l'incapacità della Regione di gestire l'emergenza. A Sassari mancano i reagenti per analizzare i tamponi dell'Ospedale di Olbia e vedere chi ha il virus e chi no. Oggi i medici del Brotzu sono sul piede di guerra e pronti allo sciopero perchè mancano mascherine. Eravamo pronti all'emergenza-dicevano. L'emergenza qui non è per strada ma negli ospedali e la priorità non è l'esercito, ma il reperimento dei DPI necessari e l'integrazione di personale medico e macchinari! L'esercito qui constaterà che siamo davvero tutti a casa. Svegliatevi, perchè la situazione è critica e cari politici, la state affrontando malissimo, facendo acqua da tutte le parti.

 

News48 

Redazione C48