WhatsApp
Pubblicata il 10/01/2019

Caterina Murino nei panni di un PM: In scena il femminicidio. Protagonista con Fabio Sartor de "L'idea di ucciderti" di Giancarlo Marinelli, in tournée in Sardegna da martedì 15 gennaio

 
Un raffinato thriller psicologico per Caterina Murino, protagonista accanto a Fabio Sartor de “L'idea di ucciderti” - originale opera in nero scritta e diretta da Giancarlo Marinelli e ispirata alla tragedia dei femminicidi che debutterà martedì 15 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di Sassari nel cartellone della Stagione 2018-19 de La Grande Prosa e Danza firmata CeDAC. La pièce che offre uno sguardo inedito su una terribile “epidemia” inaugurerà mercoledì 16 gennaio alle 21 la Stagione del CeDAC al Teatro Comunale Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura, per approdare l'indomani, giovedì 17 gennaio alle 21 al Teatro Tonio Dei di Lanusei, venerdì 18 gennaio alle 20.30 all'Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari (fuori abbonamento) e infine sabato 19 gennaio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri per la Stagione 2018-19 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC nell'ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.  Sotto i riflettori – accanto ai due protagonisti - Antonio Rampino, Francesco Maccarinelli e Francesca Annunziata, con la partecipazione straordinaria di Paila Pavese, per uno spettacolo avvincente e inquietante (firmato Ghione Produzioni), impreziosito dalle scenografie di Lisa De Benedittis e dai costumi di Teresa Acone che idealmente tracciano le coordinate spazio-temporali della vicenda, evocando atmosfere e situazioni ai confini tra realtà e immaginazione, mentre il disegno luci di Luca Palmieri tradice in suggestioni “pittoriche” gli stati d'animo dei personaggi, e l'intensità e le vibrazioni cromatiche dei conflitti e delle emozioni. Un affascinante e pericoloso gioco di specchi per un viaggio agli inferi, nei labirinti della mente e del cuore, alla ricerca dell'origine del male, attraverso lo sguardo dell'assassino: Giancarlo Marinelli si confronta con un tema complesso e di scottante attualità, in un'epoca dolorosamente segnata da delitti incomprensibili, immotivati quanto spietati, attribuiti a una sorta di raptus ovvero al gesto spietato compiuto (per lo più) da un uomo “accecato dalla passione” e dunque e (temporaneamente) “folle per amore”. “L'idea di ucciderti” è quindi forse il diario di un'ossessione, suggerito dalla paura di petersi trasformare, quasi inconsapevolmente, in un mostro, sulla spinta della gelosia e del fatale equivoco fra desiderio e possesso, ma anche dell'innescarsi di meccanismi perversi in cui il sentimento originario si trasforma, ma non si evolve, l'amore diventa odio e il rifiuto di accettare la fine di una relazione induce a compiere, e perfino a giustificare, un gesto estremo, quale frutto malato di un legittimo dolore e del male di vivere. 
L'indagine su un omicidio offre lo spunto per soffermarsi a riflettere sulla cultura e sull'ambiente in cui maturano crimini efferati, spesso al termine di una lunga serie di violenze e abusi, fisici e psicologici, che lasciano tracce invisibili ma indelebili come graffi sull'anima, da cui è quasi impossibile guarire. La morte di una donna è al centro dell'enigma, tra indizi contraddittori e una confessione che pone nuovi quesiti, ma la ricerca del colpevole e del movente, come la ricostruzione dell'esatta dinamica dei fatti è tutt'altro che semplice e il sentiero che conduce alla verità è quanto mai arduo e contorto, tra segreti e (auto)inganni. 
News48 / Redazione C48