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Pubblicata il 06/01/2020

Assessore di Aggius muore in caccia. Medico vegano attacca: deve succedere più spesso; ma non è l'unico. Non c'è più pace neanche per i morti e le tragedie.

 

Mentre tutta la Gallura, partendo da Aggius, è stata scossa dalla tragedia della morte dell'Assessore al Turismo Andrea Altea, nei social network divampa l'ignoranza. Sono molteplici i commenti di quelle persone negligenti, prive di coscienza e razionalità, che si sono schierate contro la caccia e a favore della morte di una persona innocente, l'Assessore Altea. Parole agghiaccianti che suonano come coltellate al cuore, in un momento così difficile e delicato. Parole che non dovrebbero volare o essere minimamente pronunciate, ma che purtroppo nell'ignoranza dilagano. Pasquale Mario Brocco, medico vegano pugliese, è stato uno dei tanti "cretini da tastiera" che ieri ha scritto la sua sulla tragedia "Bene. Dovrebbe succedere più spesso. Del resto ha avuto quello che lui aveva riservato ad un altro essere vivente. Ogni cacciatore che muore si illumina una stella in cielo. Speriamo in un cielo pieno di stelle". Tutti si augurano che sia un profilo fasullo, fake, ma... a chi gli fa notare che il suo pensiero è inopportuno, risponde: "Non avete altro da fare che massacrare animali e massacrare le palle a me?"

Ci chiediamo noi, ma si può arrivare a tanto? A ricordare chi era Andrea Altea, ci pensa tra tutti Emiliano Deiana, Sindaco di Bortigiadas e Presidente ANCI Sardegna: "Chi era Andrea Altea lo hanno già detto in molti. Un amico. Una persona perbene. Un bravo amministratore. Un amante sincero del suo paese, della Gallura, della Sardegna intera. Una persona costantemente impegnate - senza sovrastrutture - nella società aggese e gallurese. Andrea, per la parte che gli è toccato, ha portato l’immagine del suo paese e della Gallura in giro per l’Italia e per il mondo: coi Borghi Autentici e con le Bandiere Arancioni. Erano il suo orgoglio di amministratore, non vedere il nostro territorio chiuso nel disamore, ma portarlo fuori per mostrarlo in tutta la sua struggente bellezza. Lo sprone per gli altri a imitare, nel bene, le cose che lui (loro) realizzavano; senza gelosia per le conquiste, ma con la voglia - generosa - della condivisione. Durante i passaggi in questo mondo non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati a incrociare il passo con persone come Andrea, persone che ogni giorno sorridono alla vita e a ciò che ci è dato: un pezzo di vigna, il sorriso di una vecchia, un balcone fiorito, il senso dei nostri paesi. Avremmo meritato di godercelo ancora, in una festa, in un’occasione ufficiale, a uno spuntino, in una riunione o in una vendemmia. Se ne è andato via così. Come non ti aspetteresti mai. All’improvviso. Lasciando tutti attoniti e orfani. La morte non ha voce. La morte - feroce - tace" - conclude

Nota della Redazione: ricordiamo l'Assessore per come era, ricordiamo la sua bella persona e tutti gli aspetti che facevano di lui una grande persona. Non facciamoci trasportare dalle menti vuote che ne volevano la morte, solo perchè era cacciatore. Meglio ignorare queste persone. Gli facciamo solo pubblicità, in un social network che è diventato come una piazza fuori controllo, dove tutti si insultano e sono esseri privi di razionalità
 

News48 / Redazione C48