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Pubblicata il 11/08/2019

Amazzonia - E' record deforestazione. A luglio è aumentata del 278%. Scomparsa un'area grande come la Valle d'Aosta. Bolsonaro pensa ad interessi economici. Il polmone verde sta scomparendo

 

E' sempre più allarmante e disastrosa la deforestazione che sta subendo l'Amazzonia, cuore e polmone verde della Terra. Pensate che ogni anno assorbe 2 miliardi di tonnellate di anidride carbonica e rilascia il 20% dell'ossigeno terrestre. Ogni anno però scompare lentamente e stiamo arrivando ad un punto in cui entro pochi anni non esisterà più e sarà una distesa di coltivazioni e giacimenti minerari. Il Premier brasiliano Bolsonaro, infatti, si dimostra scettico sui cambiamenti climatici e mira ad interessi economici sulla foresta amazzonica. Vuole aprire ancora più spazi a coltivazioni e giacimenti minerari. Insomma: per fare soldi, distrugge una foresta, uccide animali, piante e un intero delicato ecosistema. Gli ultimi dati sono sconcertanti: a luglio 2019, la deforestazione è aumentata del 278% rispetto allo stesso mese del 2018. E' scomparsa un'area grande quanto la Valle d'Aosta o in altri termini, grande quanto due Los Angeles. Lo confermano i dati satellitari dell'Istituto Brasiliano per la Ricerca Spaziale. La foresta amazzonica, la più grande di questo tipo rimasta sulla Terra, continua ad estendersi per 5,5 milioni di chilometri quadrati ma, se i ritmi di disboscamento continueranno di questo passo - o peggioreranno -, in futuro l'enorme distesa di alberi potrebbe diventare solo un lontano ricordo. Proteggerla dalla distruzione è uno dei passi fondamentali da compiere per combattere crisi e cambiamenti climatici. Solo così si può frenare una situazione già critica e compromessa. Le generazioni future ne rimpiangeranno. 

 

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Redazione C48 - Maurizio Savigni