Di: Maurizio Savigni
49.5°, è questa la temperatura raggiunta ieri in Canada, nei pressi di Vancouver, dove per il caldo sono morte 130 persone.
49 gradi in Canada, non è uno scherzo? No, tutt'altro. Non sta andando tutto bene.
È come se la stessa temperatura, venisse raggiunta in città europee come Londra, Amsterdam, Berlino, Varsavia, Mosca.
Vi immaginate 49.5° alla latitudine di Londra, o Amsterdam o Berlino? E in Italia, allora? 60°?
Il futuro non si preannuncia roseo. Continuiamo a sottovalutare il riscaldamento globale ed i suoi effetti. Stiamo facendo troppo poco, mentre il riscaldamento del pianeta e gli effetti raddoppiano. Rispetto al 2005, la quantità di calore assorbita dalla Terra è raddoppiata. Vale a dire che l'effetto serra è sempre più fuori controllo e lo sarà, senza azioni concrete nel breve termine. Inquinamento da microplastiche, incendi, disboscamento, agricoltura e allevamento intensivo: queste le cause principali del riscaldamento globale. I governi degli Stati più inquinanti al mondo stanno facendo troppo poco. Gli adulti non tengono a noi giovani; non tenete a lasciarci un mondo in condizioni migliori. Siamo noi a farci carico delle vostre azioni e risponderne sulla pelle, affrontando gli effetti disastrosi di una negligenza che va avanti da troppo tempo. Rimandare azioni concrete a favore del clima, peggiora soltanto la situazione. E poi, davvero: basta con questo "green washing" (strategia finalizzata a costruire un'immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell'impatto ambientale, allo scopo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dagli effetti negativi per l'ambiente dovuti alle proprie attività). Bisogna agire concretamente, non a chiacchiere. 49.5° a una latitudine di 49°, sono troppi. Deve far preoccupare, più che riflettere, il fatto che in un futuro non lontano, questa sarà la normalità. Caldo a latitudini esagerate per lunghissimo tempo, eventi estremi, tornado, inondazioni, alluvioni. Stiamo pregustando la drammaticità di un futuro prossimo. La cosa grave è che stiamo continuando ad ignorare un problema troppo grave. La colpa principale è dei Governi dei maggiori stati inquinatori del mondo. Fanno troppo poco e prendono impegni a lungo termine, anzichè agire sull'immediato. Basta con i finanziamenti alle industrie del carbone, petrolio, gas. Basta con le autorizzazioni al disboscamento della Foresta Amazzonica e polmoni verde del pianeta. Si ad una tassazione per chi inquina, con sussidi e finanziamenti per le nuove tecnologie verdi, con investimenti nelle biotecnologie, nelle energie a basso impatto ambientale (solare, eolico, idroelettrico). Occorre un impegno ed uno sforzo collettivo immediato, per gettare le basi di un futuro che sarà difficile per la sopravvivenza dell'umanità. Il riscaldamento globale si può contrastare. Si può inquinare di meno ed evitare che ai ritmi attuali, il riscaldamento globale arrivi al peggiore degli scenari previsti. Occorre agire ora, non domani. Domani è troppo tardi.
News48 / Redazione C48