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Pubblicata il 13/06/2018

Il TAG: «L’attacco al Mater Olbia non è altro che un attacco alla Gallura. Perché nessuno se la prende con gli ospedali privati di Cagliari e Sassari?»

 

 

OLBIA, 13 giugno. «Siamo sorpresi, preoccupati e indignati dalla manifestazione indetta a Olbia da un gruppo indipendentista contro la nascita dell’ospedale Mater Olbia. Lo consideriamo, anzi è, l’ennesimo attacco sferrato alle legittime e sacrosante aspirazioni di una provincia come la Gallura, dinamica ma troppo penalizzata a livello infrastrutturale». È la posizione espressa dal Tag (Tavolo Associazioni Gallura) sulla manifestazione programmata a Olbia per il 17 giugno dal gruppo “Una caminera noa”. «Il Mater Olbia è importante perché offrirà a Olbia, alla Gallura e alla Sardegna elevati standard di assistenza sanitaria e perché i suoi servizi non saranno in concorrenza ma complementari con quelli della sanità pubblica – dichiara Luisa Di Lorenzo, coordinatrice pro tempore del TAG –. Per la Gallura, l’unica area sanitaria in cui la popolazione è aumentata, come è scritto nel “Piano sanitario triennale (2018-2020) dell’Ats sarda (Azienda tutela della salute), si tratterebbe di un riequilibrio fondamentale. Occorre sottolineare che la Gallura ha infatti 2,2 posti letto ogni 1000 abitanti contro i 4,64 di Cagliari, i 3,92 di Sassari e i 3,56 della media sarda. C’è poi un altro aspetto cruciale: il Mater Olbia sarà un centro di ricerca internazionale di alta specializzazione, un punto di riferimento, come sostiene la Regione Sardegna, per le popolazioni del Mediterraneo meridionale». «Il Mater Olbia è strategico per la Gallura e per tutta la Sardegna – aggiunge la Di Lorenzo – anche perché la sua costruzione e la sua gestione daranno un’alta e qualificata occupazione diretta e indiretta, permettendo alle aziende sarde di avere accesso ad appalti rilevanti e creando le condizioni per la nascita di nuove aziende e nuove professioni in settori ad alto valore aggiunto». «La nascita del Mater Olbia, con le sue eccellenze sanitarie, è poi di straordinaria importanza per i pazienti sardi e i loro familiari e per le casse pubbliche della Regione – spiega la coordinatrice del TAG –. La sua apertura abbatterebbe la mobilità passiva, ossia i viaggi verso altri ospedali della Penisola cui sono costretti i sardi per curarsi da alcune malattie. Con il Mater Olbia potrebbero curarsi in Sardegna. Questo significherebbe un grande risparmio anche per l’assessorato regionale alla Sanità, non più costretto a pagare i servizi alle altre Regioni».«Crediamo che queste siano validissime ragioni per difendere la nascita del Mater Olbia e per respingere con forza le tesi di chi lo attacca – conclude la Di Lorenzo –. Non ci risulta che associazioni o gruppi abbiano mai protestato contro le altre strutture sanitarie private della Sardegna, che ogni anno ricevono 99 milioni di euro di soldi pubblici. Proprio per questo diciamo che l’attacco contro il Mater Olbia non è altro che l’ennesimo attacco contro la Gallura».

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Redazione C48