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Pubblicata il 30/06/2018

Filcams Cgil della Gallura: nuovi hotel sostenibili e più formazione per il personale. I nuovi turisti chiedono sempre maggiore qualità, più natura e più prodotti locali.

 

Olbia - 121.400 lavoratori, 2 milioni 879 mila turisti registrati nelle 2.721 strutture ricettive e nei 1.358 bed & breakfast: oggi il turismo contribuisce al Pil sardo per l’8%, un dato sensibile di ampi margini di miglioramento. Oltre 1 milione di arrivi in Gallura nel 2017 (+ 6,58% sul 2016) e quasi 5 milioni 600 mila presenze in Gallura nel 2017 (+ 4,68% sul 2016). Passeggeri in aumento all’aeroporto di Olbia nel 2018: a marzo sono stati 77.070 (+ 22.395 in valori assoluti e + 40,8% in percentuale su marzo 2017; ad aprile 151.536 (+ 5.851 in valori assoluti e +4,2% su aprile 2017); a maggio 261.545 (+35.254 in valori assoluti e + 15,4% in percentuale su maggio 2017). Consapevole che questi dati indicano il turismo come la più grande industria della Sardegna e mostrano il ruolo trainante della nostra provincia, la Filcams CGIL della Gallura chiede di puntare per l’immediato futuro e in ottica di lungo termine sul turismo sostenibile e sulla qualità del lavoro come elemento di competitività. Infatti, secondo i recenti dati dell’Osservatorio nazionale sullo Stile di Vita Sostenibile, ben 30 milioni di italiani (ovvero il 59% della popolazione) sono attenti alla sostenibilità nei loro acquisti e nei comportamenti quotidiani. Anche in ambito turistico aumentano gli italiani (circa 3,5 milioni) che si dicono disposti a spendere di più per delle vacanze sostenibili, all’insegna del rispetto dell’ambiente e del sostegno alle economie locali. Crediamo non possano essere più rinviabili la progettazione di infrastrutture logistiche adeguate e l’elevazione della qualità delle strutture ricettive. Crediamo sia utile aprire un ampio ragionamento in quanto da tempo si discute sulle potenzialità turistiche inespresse della nostra provincia e della Sardegna senza però riuscire a definire un piano di intervento coordinato, duraturo, efficace. Migliorare le sinergie sul territorio significa riuscire a proporre un’offerta turistica più ampia, destagionalizzata, non solo balneare: prospettiva necessaria per fare realmente un salto di qualità e creare le condizioni affinché i rapporti di lavoro siano più stabili e duraturi. Siamo fortemente convinti che la strada da percorrere sia quella della valorizzazione del lavoro e della formazione professionale perché, in un comparto dove l’erogazione della Naspi è penalizzante, devono crearsi le condizioni fondamentali per le quali le lavoratrici e i lavoratori non vivano nell’incertezza normativa e retributiva. C’è la necessità di sviluppare quel senso di appartenenza al settore, di orgoglio rispetto alle proprie professionalità, che sono gli elementi basilari per migliorare la qualità del nostro sistema complessivo di accoglienza turistica. Chiediamo che il sistema turistico della Gallura, comprensivo del lavoro, a partire dal Piano strategico nazionale sul Turismo e dal Piano strategico per lo sviluppo e la promozione turistica della Sardegna, sia più “presente” nella discussione della politica locale. Chiediamo che venga tenuta alta la guardia sui temi della legalità e della salute e sicurezza. La Filcams CGIL ai vari livelli ha deciso di lanciare una campagna mediatica per accendere i riflettori sulle lavoratrici e i lavoratori stagionali del settore turismo. Si chiama “Non c’è turismo senza tutele”. La campagna assume i toni e lo stile della “pubblicità progresso”, perché il miglioramento delle condizioni di chi lavora è un elemento irrinunciabile per un paese che vuole puntare davvero sul binomio “turismo e cultura”. La campagna sarà accompagnata dal lancio di quattro spot video rivolti alle differenti tipologie di lavoratori del settore, dalla guida turistica al bagnino, dall’addetto alla ristorazione all’operatore del settore alberghiero e utilizzerà tre canali social (Facebook, Twitter, Instagram). News48 / Redazione C48