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Pubblicata il 30/03/2018

Caso Skripal - Il Cremlino espelle due diplomatici italiani, dopo la decisione di Gentiloni di espellere due diplomatici russi dall'Italia.

 

Caso Skripal - Il Cremlino non si fa attendere e risponde colpo su colpo alla guerra diplomatica in corso, scoppiata con il caso Skripal. Ancora non si conoscono i colpevoli dell'avvelenamento di Serghej Skripal e della figlia, ma la guerra diplomatica tra i paesi dell'Unione Europea e gli Stati Uniti contro la Russia, va avanti. Il Cremlino intraprende azioni allo stesso modo ,di come gli altri le intraprendono contro loro, applicando l'antica legge del taglione: "occhio per occhio, dente per dente", che tradotta in questo contesto significa: tu (Stato) espelli un mio diplomatico russo? Io (Russia) faccio di conseguenza ed espello un tuo diplomatico. E così, dopo la decisione del Premier Gentiloni di espellere due diplomatici russi dall'Italia, il Presidente russo Putin ha ordinato la stessa cosa: l'espulsione di due diplomatici italiani dalla Russia. Ricordiamoci che l'Italia non ha nulla a che fare con la Russia, nel caso dell'avvelenamento di Skripal e della figlia, pertanto la decisione di Gentiloni risulta alquanto priva di senso e infondata. Concludendo: il Consiglio dei Ministri che verrà nominato dopo le festività pasquali, una volta conseguita la pienezza dei poteri con l'espressione della fiducia del nuovo Parlamento, potrà legittimamente annullare l'arbitrario e poco fondato provvedimento di espulsione dei due diplomatici russi dall'Italia, sanando questo episodio, se sarà animato dalla volontà politica di deliberare in tal senso.

 

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Redazione C48